Aumentano le voci autorevoli sull'inaffidabilità degli ormai famosi test PCR (conosciuti dal pubblico come "tamponi molecolari") per i quali un'amplificazione esasperata (superiore ai 35 cicli) prdouce un mare di falsi positivi, questa volta ad affermarlo è uno studio autorevole condotto dall'Università di Oxford.
Accettato il ricorso di 4 turisti tedeschi sequestrati per settimane in un hotel nelle Azzorre perchè "positivi" ai famigerati test molecolari
Sei contagioso se hai un risultato del test PCR positivo per COVID-19?
Studi hanno fornito dati limitati di qualità variabile che è improbabile che i risultati della PCR di per sé possano prevedere la coltura virale da campioni umani. Se questo non viene compreso, i risultati della PCR possono portare a restrizioni per grandi gruppi di persone che non presentano un rischio di infezione.
“La conclusione è che c'è un'isteria pubblica assolutamente infondata guidata dai media e dai politici. È oltraggioso. Questa è la più grande bufala mai perpetrata su un pubblico ignaro"
I test PCR sono altamente sensibili e tendono a produrre falsi positivi
Il rilevamento dei virus mediante PCR è utile fintanto che se ne comprendono i limiti; sebbene rilevi l'RNA in quantità minime, è necessario prestare attenzione ai risultati poiché spesso non rileva virus infettivi.
Sbugiardati ancora una volta i media mainstream che propalano fake news sul paese scandinavo
Le mascherine facciali sono efficaci? Ci sono ancora poche o nessuna prova scientifica
Ci sono ancora poche o nessuna prova scientifica dell’efficacia delle maschere facciali in tessuto nella popolazione generale, e l’introduzione di maschere obbligatorie non potrebbe contenere o rallentare l’epidemia nella maggior parte dei paesi. Se usate in modo improprio, le maschere possono aumentare il rischio di infezione.
Lo studio che smonta le infamità costruite dai media mainstream contro il paese scandinavo reo di non aver rinchiuso ai domiciliari e di non aver imposto bavagli ai propri cittadini
UNA SECONDA ONDATA DI BUGIE E OMISSIONI – GIOVANNI LAZZARETTI (Byoblu.com)
Ci troviamo davvero all’interno della seconda ondata del virus Sars Cov 2? I dati che ci vengono forniti quotidianamente a livello mediatico sono effettivamente utili per comprendere la situazione relativa alla diffusione del virus?
