Coronavirus, Italia pronta a tornare in carcere
Con l'avallo degli amministratori locali il regime sanitocratico italiano pronto a rimettere agli arresti domiciliari 60 milioni di italiani da lunedì. Roba da far impallidire persino il fascismo.
Non bastavano già 3 mesi di assurde ed incomprensibili norme, non bastavano quasi 3 mesi di duro lockdown (da marzo a maggio), adesso i fanatici delle chiusure paventano l'ennesima stretta mortale al paese.
Un paese allo sfascio, rapporti sociali distrutti, attività commerciali pronte a chiudere per sempre, gente esasperata da promesse e misure inutili eppure il ducetto Giuseppe Conte insieme ai suoi gerarchi fanatici del lockdown sembrano insaziabili.
In arrivo l'ennesimo editto (leggasi DPCM) pronto a rispedire gli italiani nuovamente in carcere sino al 31 gennaio; nuove misure che non serviranno a nulla (se non a dare il colpo di grazia a bar, ristoranti, piscine, palestre, cinema), misure decise sulla nostra pelle da un manipolo di assetati di potere che hanno trasformato un'epidemia in uno strumento politico col quale perpetuarsi.
Urge una rivolta popolare, urge che gli italiani smettano di comportarsi una volta per tutte da pecore.
Le tirannie vanno abbattute e con esse i tiranni.
Viva la libertà !